Cartoline dall’Italia

Punta Licosa nel Cilento

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Nel Parco Nazionale del Cilento, tra i borghi di Castellabate e Ogliastra Cilento c’è un luogo magico dove non c’è telefono, connessione Internet, ristoranti e cose simili. È Punta Licosa, una piccola penisola ricoperta di pini e macchia mediterranea. La leggenda vuole che Leucosia, una sirena¹ innamorata e respinta dal suo amato, gettatasi in mare, si trasformò in uno scoglio, l’isolotto che si vede davanti alla Punta.
Come ci si arriva? Partendo da San Marco di Castellabate si può raggiungere Punta Licosa attraverso un sentiero da percorrere a piedi o in bicicletta, da cui si può ammirare un panorama spettacolare. L’itinerario parte dal piccolo porto di San Marco di Castellabate e attraversa nella prima parte la pineta fresca e profumata. Poi scende verso la costa più esposta al sole. In questo tratto dell’itinerario si incontrano piccolissime insenature da cui è possibile tuffarsi nelle acque limpide e osservare gli splendidi fondali.

sirena: creatura leggendaria che viveva lungo le rive dell’Italia del sud e distraeva i navigatori con una voce bellissima, facendoli naufragare.

Il villaggio di Cheneil in Valle d’Aosta

Qual è l’itinerario per raggiungere Cheneil? Mi hai portato la mappa dei sentieri? Che cosa c’è di interessante da vedere?
Queste le domande di un escursionista curioso a un amico appena rientrato da un giro sopra Cervinia, in alta Val d’Aosta.
Facile rispondere. A Cheneil si arriva a piedi, dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio a Cretaz, una frazione di Valtournenche. È uno dei pochissimi villaggi valdostani non ancora raggiunti da una strada asfaltata.
Non serve una mappa, basta seguire i segnali bianchi e rossi e si arriva senza problemi. L’itinerario è facile: una mulattiera¹ ben tenuta che sale tra i boschi di abeti e larici. Dopo circa un’ora e mezza esci dal bosco e ti trovi davanti un grandissimo prato erboso al cui centro ci sono le case di Cheneil.
E se ti guardi intorno la bellezza del paesaggio ti lascia senza fiato. Ecco che cosa offre Cheneil. Silenzio, pace e… la vista del dente aguzzo del Cervino davanti a te. E se guardi lontano puoi vedere le cime delle montagne più alte d’Italia coperte di neve.

mulattiera: strada di montagna dal fondo in terra battuta costruita per facilitare il passaggio di muli o altri animali che trasportano merci.

Urbino, la città di Raffaello Sanzio

Il mio tour nelle Marche parte da Urbino, la “città ideale”¹ di Federico da Montefeltro che doveva diventare un luogo di cultura e di bellezza per ospitare i più grandi artisti del tempo. E lo è diventata davvero!
Non vedo l’ora di partire. Sono già stata in agenzia e in biblioteca a cercare materiali e ho preparato un itinerario che mi permetterà di vedere i principali monumenti di questa città d’arte che è inserita nel Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Be’, tutto non riuscirò a vedere in due giorni, ma certo visiterò il Palazzo Ducale. Mi attira la sua forma irregolare, un po’ fortezza per proteggersi dai nemici e un po’ palazzo elegante dove vivere con la famiglia e gli ospiti. Ho letto una cosa curiosa: nelle mura delle fortificazioni che ospitavano i cannoni puntati sulla pianura sottostante, tra la parete esterna e quella interna è stato ricavato un passaggio che permetteva al duca e ai suoi cavalieri di arrivare in tutta sicurezza alle stalle senza uscire dal palazzo.
Non voglio perdere, poi, una visita ai giardini interni e agli spazi privati come il bellissimo studiolo² del duca.
Il palazzo è ricco anche di opere d’arte raccolte dal duca e che oggi costituiscono la parte più importante della Galleria Nazionale delle Marche.
E poi andrò a vedere la casa di Raffaello, che conserva le opere giovanili del pittore e molte altre legate al periodo in cui egli è vissuto.

città ideale: città costruita seguendo un progetto urbanistico tipico del Rinascimento.
studiolo: è il termine con cui viene indicato lo studio privato del Duca Federico, interamente rivestito da pannelli di legno intarsiati; è l’unico ambiente interno del Palazzo che è rimasto intatto.