A ciascuno la sua casa

Tanti tipi di case

L’aspetto esterno di una casa cambia a seconda del periodo storico, dell’ambiente o dei bisogni delle persone. Nelle grandi città troviamo in centro i palazzi antichi e in periferia quelli moderni. Tutti sono composti da molti appartamenti distribuiti su più piani.
Nei piccoli paesi ci sono soprattutto villette circondate da un giardino, dove abitano al massimo due famiglie.
Nei paesi di mare le case sono costruite nello stretto spazio tra la riva e le colline che la costeggiano, ammucchiate le une sulle altre, separate solo da strette stradine o da ripide scalinate. Al Sud assomigliano a cubi messi uno sopra l’altro. Il tetto di una stanza fa da terrazza per un’altra. Anche il clima ha molta importanza. In Sicilia, dove fa più caldo, le case sono bianche e hanno piccole finestre per difendersi dal calore e dalla luce. In Liguria sono alte, con tante finestre rivolte al mare per prendere la luce e il calore del sole.

 

La casa di Alessandro Manzoni1 a Milano

Al civico numero 1 di via Morone il palazzo dove è vissuto per sessant’anni Alessandro Manzoni, grande scrittore italiano dell’Ottocento ospita oggi il museo a lui dedicato.
Le stanze conservano ancora mobili e oggetti della vita quotidiana. Al primo piano si trova la “sala rossa”, dove parenti e ospiti si riunivano la sera, arredata con pochi mobili semplici: un tavolino, i ritratti di famiglia, un divano e un pianoforte.
A pochi passi, c’è lo studio dove sono stati scritti tanti capolavori: ha le pareti ricoperte da libri, il camino presso il quale Manzoni amava ricevere gli ospiti e parlare con loro e la scrivania su cui sono ancora sparsi «gli strumenti di lavoro» come il calamaio, qualche penna, un paio di forbicette, gli occhiali, un fermacarte, come se il proprietario dovesse tornare da un momento all’altro.
La stanza che mi ha sorpreso è la camera da letto. Qui tutto è rimasto intatto: il letto piccolo, il tavolino per la toilette, il cassettone per i vestiti… È la stanza di un uomo che, pur appartenendo a una delle famiglie più importanti della nobiltà milanese, aveva scelto di vivere in modo semplice e discreto.


  1. Alessandro Manzoni: è considerato il più importante scrittore italiano dell’Ottocento per la narrativa. Il suo romanzo “I promessi sposi” è ancora oggi una lettura obbligatoria per gli studenti delle scuole superiori.

 

La casa dei nonni

Sono tornato dopo tanti anni nella casa dei nonni in Valfurva, quella su in alto vicino ai boschi, a pochi chilometri dal paese.
Mi è sembrato di ritrovarli ancora lì, impegnati nelle loro attività quotidiane. Adesso le passa di fianco una pista da sci… ma non l’hanno distrutta. È ancora bellissima con i muri di pietra chiara e le persiane verdi.
L’interno è rimasto come un tempo. Nella stanza che serviva da sala da pranzo e soggiorno sono rimasti il tavolo rotondo, la poltrona e il divano. I quadri non ci sono più, li ha portati via mia sorella insieme ai piccoli oggetti preziosi che la nonna conservava nella vetrinetta, perché il freddo dell’inverno avrebbe potuto rovinarli. Nelle camere da letto rivestite di legno di abete i pavimenti scricchiolano ancora quando ci cammini sopra… me lo ricordo bene.
Vicino c’è la vecchia baita, fatta di grossi tronchi di abete appoggiati uno sull’altro, con il tetto di pietre grigie. Non è molto grande. Dentro è divisa in due parti: la “stanza” dove si mangiava e dormiva e il fienile per conservare il fieno. Su un tronco è incisa la data di costruzione: 1796. L’ho scoperto l’altro giorno, mentre osservavo il gatto che scivolava sotto il tetto per entrare nel fienile.